jule: "Jurgo, sei pronto?"
io: " Si pronto, chi parla?"
...non sò se sn più stupido io che faccio queste cose, o io che le metto sul blog...
p.s. come se ne avesse bisogno, comunque clica qui per vedere il fotolog di jule
Pronto?
L'ossessione di una vita
Fin da bambino sono stato ossessionato da una limitazione intrinseca dell'essere umano: quella di poter vivere solo la propria vita (si, il titolo è un gioco di parole).
Quella volta mi facevo domande semplici, tipo "ma il verde che vedo io è uguale al verde che vedono i miei compagni di classe?", cosa si prova ad essere donna? etc etc... Ma alla fin fine quelle erano cose, per così dire, "fisiche", crescendo ho iniziato a chiedermi "come si vedono le cose se ho quel complesso?" e a pensare "la gente vede (nel senso fisico) una cosa in modo diverso da un'altra perchè la pensa in maniera diversa e la forma mentis magari influisce in qualke modo sul movimento degli occhi". Sconvolgente come queste differenze possano assumere forme pratiche, e non restare semplici elucubrazioni.
Perchè l'universo funziona così? perchè siamo "unici" (nel senso di uno solo?).
In effetti questo è ciò che ci differenzia da dio (che nel cattolicesimo è unico e trino), ed è da questo che nasce l'incomprensione. Il dio cristiano ha di divino (ha mio avviso) proprio la comprensione (a dio misericordioso... recita non mi ricordo quale preghiera), misericordia talmente "divina" che lo porta a morire (almeno nella sua forma di "figlio" )pur di insegnare qualcosa all'umanità.
Ecco forse il senso dell'unicità (e dell'incomprensione verso il prossimo): l'autoconservazione.
Se io potessi "essere qualcun'altro" (qualunque significato voglia attribuire a questo), metterei mè stesso allo stesso piano dell'altro, svalutando la mia esistenza.
Ok, adesso ho scritto troppo ed ho perso il filo, quindi la smetto quì altrimenti sclero, anche perchè il mio pc ha fatto partire un freestyle di Fabri Fibra con tema "gnocca", che mi ha fatto passare l'ispirazione....
Quella volta mi facevo domande semplici, tipo "ma il verde che vedo io è uguale al verde che vedono i miei compagni di classe?", cosa si prova ad essere donna? etc etc... Ma alla fin fine quelle erano cose, per così dire, "fisiche", crescendo ho iniziato a chiedermi "come si vedono le cose se ho quel complesso?" e a pensare "la gente vede (nel senso fisico) una cosa in modo diverso da un'altra perchè la pensa in maniera diversa e la forma mentis magari influisce in qualke modo sul movimento degli occhi". Sconvolgente come queste differenze possano assumere forme pratiche, e non restare semplici elucubrazioni.
Perchè l'universo funziona così? perchè siamo "unici" (nel senso di uno solo?).
In effetti questo è ciò che ci differenzia da dio (che nel cattolicesimo è unico e trino), ed è da questo che nasce l'incomprensione. Il dio cristiano ha di divino (ha mio avviso) proprio la comprensione (a dio misericordioso... recita non mi ricordo quale preghiera), misericordia talmente "divina" che lo porta a morire (almeno nella sua forma di "figlio" )pur di insegnare qualcosa all'umanità.
Ecco forse il senso dell'unicità (e dell'incomprensione verso il prossimo): l'autoconservazione.
Se io potessi "essere qualcun'altro" (qualunque significato voglia attribuire a questo), metterei mè stesso allo stesso piano dell'altro, svalutando la mia esistenza.
Ok, adesso ho scritto troppo ed ho perso il filo, quindi la smetto quì altrimenti sclero, anche perchè il mio pc ha fatto partire un freestyle di Fabri Fibra con tema "gnocca", che mi ha fatto passare l'ispirazione....
Etichette:
Pensieri
Scrivere un plug in per rhythmbox in python
Scrivo questa guida perchè non ho trovato nessun tutorial decente in rete.
Per cominciare, attiviamo la console di python per rhythmbox (andiamo su "Edit -> Plugin" e spuntiamo "python consolle").
Cerchiamo la directory con i plugin (in ubuntu "/usr/lib/rhythmbox/plugins/") e creiamo una directory, ad esempio "prova" (mkdir prova, per i niubbi...). In questa directory mettiamo due file:
Bene, ora avete fatto il vostro primo plug in per rhytmbox, divertitevi.
Per cominciare, attiviamo la console di python per rhythmbox (andiamo su "Edit -> Plugin" e spuntiamo "python consolle").
Cerchiamo la directory con i plugin (in ubuntu "/usr/lib/rhythmbox/plugins/") e creiamo una directory, ad esempio "prova" (mkdir prova, per i niubbi...). In questa directory mettiamo due file:
- prova.py
- prova.rb-plugin
import rb class Prova(rb.Plugin): def __init__(self): rb.Plugin.__init__(self) def activate(self, shell): self.shell = shell self.string = "Hello World" print self.string def deactivate(self, shell): del self.shell del self.stringed in prova.rb-plugin mettiamo:
[RB Plugin] Loader=python Module=prova IAge=1 Name=try Name[it]=prova Description=my first plug in Description[it]= il mio primo plug in plug in Authors=Jurgo Boemo Copyright=Copyright © 2007 Jurgo Boemo Website=http://jurgo.blogspot.comOk, ora riavviamo rhythmbox, andiamo su edit -> plugin, dovrebbe essere visibile la voce "prova": selezioniamola. Ora, apriamo la python console di rhythmbox "Tools -> Python console", da quì facciamo (inserendo una riga alla volta nella console python):
import prova a=prova.Prova() a.activate(shell)Se tutto andrà bene, solo l'ultima riga dovrebbe tornare un output, e cioè "Hello World".
Bene, ora avete fatto il vostro primo plug in per rhytmbox, divertitevi.
Etichette:
Informatica
Algoritmo per generare tutte le permutazioni tra due numeri
Questo mi è costato sangue...
#!/usr/bin/python def permutazioni(init,num): ris=[] perms=[[init]] n=1 while n <= (num-init): ris=[] for perm in perms: i=0 while i <= n: tmp=[] tmp.extend(perm) tmp.insert(i,(init+n)) ris.append(tmp) i+=1 perms=ris n+=1 return ris ris=permutazioni(0,1) ris.sort() for ri in ris: print ri print "len:" print len(ris)
Etichette:
Informatica
Iscriviti a:
Post
(
Atom
)