Mi metto a sedere non senza una certa difficoltà, intorno a mè i resti dell'incidente: sangue e lamiera. Di nuovo nero. Stavolta mi risveglio in un ospedale, sento sotto di me un morbido materasso ed intorno una piacevole sensazione di pulito.
Infermieri e medici svolgno il loro lavoro con tranquillità, nessuna emergenza in vista a quanto pare. Si avvicina un medico alto e calvo, la faccia è un pò tona ma nel complesso è magro. Ha un fare molto calmo; inizia a parlarmi: "lei è svenuto due volte, se lo ricorda?" "si". Si susseguono altre domande di routine, rispondo a tutto. "Dottore..." "Si?" "la faccia del guidatore... e' come... cambiata, prima dell'impatto" dico esitante. "Quel poveraccio è nella stanza accanto, è intontito e farnetica cose senza senso, ma ora è tranquillo. Pensiamo ad un raptus di follia". "Il ragazzo, invece?". A questa domanda il medico abbassa lo sguardo, quasi rivedendo la scena che lo ha atteso sul luogo dell'incidente, una scena che deve essere stata orribile.
"Per lui abbiamo potuto fare ben poco, era già morto quando siamo arrivatisul posto." "E lei come stà?" mi domanda improvvisamente, quasi come per cambiare argomento. "Bene, un pò intontito ma bene", "Probabilmente si è semplicemente impressionato vedendo la scena, era piuttosto cruenta. Ora cerchi di riposare, io tornerò a controllarla dopo", mi dice accomiatandosi.
Mi riaddormento e sogno villa Verba, la vedo ma non ci sono. C'è un temporale e la villa ha un aspetto sinistro. Ora sono lì, davanti alla porta: d'improvviso sento su di mè il freddo e la pioggia. Sento anche una forte inquietudine, mi sembra di saper qualcosa che non dovrei sapere, qualcosa di talmente soverchiante che mi fà sembrare inutile la mia vita e le mie scelte. Se loro sapessero io non potrei evitare la fine della mia esistenza. loro chi?, mi domando. Pongo interrogativi ai miei stessi pensieri. cosa mi appartiene e cosa no, tra quello che c'è dentro la mia testa?
Mi rannicchio sotto un albero, cercando riparo dal mal tempo. Ad un tratto le vedo, le lettere. La villa, le sue pareti, sono ricopetre di lettere. Anzi meglio, sono fatte di lettere.
Per la sorpresa, mi sveglio.
2 commenti :
vedi che il sogno c'entra ;-)) ed ha anche una bella importanza!! bravo !
Grazie grazie :-P
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