La Genesi di Myo
Ecco un paio di foto di myo, il figlio di Piccola, la figlia di Geggia, la più vecchia di tutte le gatte di casa Boemo.
Essa (Geggia), chiamata anche "La gatta nera" si riprodusse e vide che era cosa buona, "che la mia stirpe sia numerosa come le stelle del cielo" disse e così fece.
Essa generò Piccola, gatta dai tre colori, nero arancione e bianco, che a sua volta si riprodusse e vide che era cosa buona, allora disse "che la mio stirpe sia numerosa come i granelli di sabbia del deserto" e così fece.
Dopodichè essa figliò ancora e generò quattro gatti, uno per colore e uno ancora bianco: uno di essi era Myo.
Myo il rosso venne quindi svezzato, e affidato alle cure di san Stè, protettore dei gatti e delle cucine, che condusse Myo nella sua nuova casa.
Prima di partire, Geggia progenitrice di tutti i gatti di casa Boemo, parlò a Myo: "Tu conquisterai il sole, poichè questa è la mia volontà", e cosi dicendo lo congedò
Ora Myo risiede lì, sopra il sole artificiale risiedente in casa Stè, poichè questa la volontà di Geggia, progenitrice di tutti i gatti.
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